Centro Pompidou

Pompidou Paris

Centro Georges Pompidou, Parigi

Mostra permanente

Il Centro Pompidou di Parigi(conosciuto dai francesi anche comeBeaubourgper il quartiere parigino in cui sorge) apre i battenti il 31 Gennaio del 1977 grazie all’idea del politico Georges Pompidou (Presidente della Repubblica francese dal 1969 al 1974) che è riuscito nell’intento di creare un’istituzione completamente nuova per i tempi che, prendendo spunto dal Museum of Moder Art (MoMa) di New York, riuscisse a sposare le varie discipline artistiche e l’interesse del pubblico più vario.

Pompidou Paris

Per la realizzazione della struttura fu scelto il progetto di due giovani trentenni, Renzo Piano e Richard Rogers, che vivendo i cambiamenti dell’epoca riuscirono a concretizzare una nuova concezione di organizzazione museale e quindi a permettere un esperienza artistico-culturale adatta a tutti. Osservando il Centro Pompidou dall’esterno non sembra un museo ma più una fabbrica: l’architettura moderna con una vistosa scala mobile esterna e tubature colorate che fuoriescono dallo scheletro della struttura danno un senso più “popolare” e contemporaneo all’arte.

Centro Pompidou Parigi

Fin dalla prima apertura il Museo era visitabile fino alle dieci di sera e l’ingresso era gratuito(ad eccezione delle mostre temporanee) e le collezioni comprendevano diverse espressioni artistiche tra quadri, disegni, fotografie, sculture e video che si affiancano ancora oggi alle arti del movimento come il cinema e la danza e anche la musica sperimentale che ha un apposito dipartimento (IRCAM).

Una prima riqualificazione del Centro è avvenuta nel 1986  a cura dell’architetto Gae Aulenti per poi proseguire nel 2000 con una completa riqualificazione degli spazi espositivi, da parte dell’architetto  Jean- François Bodin, passando dai diecimila metri quadrati precedenti a ben quattordicimila metri quadrati di esposizione attraverso una selezione di circa millecinquecento opere tra pittura, scultura, video, fotografia e disegno.

Arte Parigi

Ad oggi il Centro Georges Pompidou possiede circa settantamila opere tra le varie forme artistiche del XX secolo tra cui alcune di grande rappresentanza del Cubismo e Surrealismo ed di artisti come Marc Chagall, Pablo Picasso, Henri Matisse, Vasilij Kandinskij, Robert Delaunay, Fernand Léger , Georges Rouault, Costantin Brancusi e molti altri che attraverso acquisizioni o donazioni hanno arricchito di gran lunga questa enorme collezione.

Centre Pompidou Paris

Le acquisizioni più importanti sono state l’opera “Le Coq” di Costantine Brancusi, “Le Petit Déjeuner” di Juan Gris acquisiti nel 1947, “Udnie” di Francis Picabia nel 1949 e il sipario “Parade” dipinto da Pablo Picasso acquisito nel 1955.

Ma il grande  arricchimento del Centro Pompidou è stato grazie alla donazioni e generosità di artisti e collezionisti ma soprattutto del Direttore Jean Cassou (capo curatore del Museo di Arte Moderna di Parigi dal 1945 al 1965) che negli anni ha sempre mantenuto ottimi rapporti con quest’ultimi.  Inoltre possiamo trovare(e scoprire) molti artisti emergenti di arte moderna e contemporanea dello scenario francese ma anche artisti giapponesi, cinesi e africani.

Ulteriore punto di forza del Museo è quello di riuscire ad avvicinarsi anche ad altre forme di arte oltre la pittura e la scultura come la grafica, la fotografia, il cinema sperimentale, il design e l’architettura.

Duchamp Parigi

Di seguito, alcune delle sale del Museo.

Dal neo-primitivismo al cubo-futurismo (Sala 3)

Il neo-primitivismo si impose in Russia intorno al 1911 come nuova tendenza  nazionale e prende spunto principalmente dall’arte del Loubok (incisioni su legno ispirate alla letteratura e alle storie religiose e popolari)e i soggetti principali di queste opere fanno parte del mondo agreste. I maggiori esponenti furono Alexandre Chevtchenko, Natalia Gontcharova e Michel Larionov.

Nel 1913 la rivelazione del Cubismo e del Futurismo portò Michel Larionov a sperimentare nuove forme e luci nei Suoi dipinti creando una forte vivacità di sagome e colori. In questa sala possiamo trovare anche opere di altri importanti artisti come Marc Chagall, Pablo Picasso, Fernand Léger, Henri Laurens, Eugéne Nestor De Kermadel, Andrè Masson e Andrè Beaudin.

Picasso Pompidou

Fauvismo (Sala 5)

Il “Salone d’Autunno” del 1905 si aprì con uno scandalo: le opere di Henri Matisse, André Derain, Maurice de Vlaminck e i loro amici furono descritte come “bestie selvatiche” (fauves) dal critico Louis Vauxcelles per la “brutale” violenza del colore. I colori brillanti e non mescolati erano irrealistici, le forme erano schematizzate, la prospettiva distorta e le pennellate espressive e spontanee. Prendendo una distanza senza precedenti dall’imitazione del reale, questi pittori esprimevano i loro sentimenti in risposta al paesaggio. All’inizio del XX secolo la pittura conquista una maggiore autonomia. I pittori non la considerano più semplicemente come un mezzo per rappresentare un soggetto ma anche come un fine a sé stesso interessandosi soprattutto ai suoi aspetti materiali.

Arte Paris

In questa sala troviamo inoltre opere degli artisti Raoul Dufy, Georges Braque, Emile Othon Friesz, Georges Rouault e molti altri.

Henri Matisse (Sala 6)

Nel 1907, Henri Matisse si allontana dall’esaltazione coloristica dei Fauves. L’Artista inizia un percorso pittorico che gioca molto sul contrasto tra figurazione e astrazione. Le figure umane sono ampiamente schematizzate e le superfici delle tele potentemente colorate creano disorientamento tra i diversi piani e dei volumi dell’opera che stiamo osservando.

In questo modo Matisse enfatizza fortemente la piattezza della tela e la matericità del dipinto e soprattutto si denotano spesso nelle Sue opere le linee e la silhouette che compongono il soggetto dell’opera visto che il disegno resta per l’Artista un elemento di vitale importanza per imprigionare l’essenziale.

Centre Pompidou

 

Suprematismo e costruttivismo (Sala 18)

A seguito della Rivoluzione d’Ottobre (fase finale della Rivoluzione Russa nel 1917) l’arte russa intravide la comparsa di correnti artistiche molto innovative che crearono una ripercussione mondiale. Attraverso il Suprematismo l’Artista Kazimir Malevich ci regala con le Sue opere un’astrazione estrema ed efficace mentre al contrario i “costruttivisti“, come Vladimir Tatlin, esprimono un arte più funzionale e dedita alle tecniche industriali e l’utilizzo di nuovi materiali dell’epoca. Sia nella pittura che nella scultura ma anche nell’architettura, la fotografia e il design gli artisti fondano i ragionamenti estetici sulla qualità di specifici materiali (come il cemento o la plastica) e sui processi di costruzione.

Centro Pompidou

 

Il Centro Georges Pompidou è un museo moderno molto vasto da visitare sicuramente con molta calma e pazienza se si è decisi a vederlo completamente. Tra le varie sale ho avuto il piacere di ammirare anche opere di artisti come Enrico Castellani, Lucio Fontana, Alberto Burri, Giuseppe Uncini, Gunther Uecker, Pietro Consagra, Piet Mondrian, Apostolos Georgiou, Jannis Kounellis, Jean-Pierre Raynaud, František Kupka, Paul Klee, Sonia Delaunay, Aurelie Nemours, Mimmo Rotella, César, Christo, Hans Hartung, James Rosenquist, Andy Warhol, Yves Klein, Otto Dix, Jean Hèlion, Otto Carlsund, Hans Hofmann, Max Ernst, Marcel Duchamp, Joan Mirò, René Magritte, Wilfredo lam, Mark Tobey, André Bauchant, Juan Gris, Alberto Giacometti, Victor Vasarely, Louise Nevelson, Dado, Jean Dubuffet, Mark Rothko, Jean-Paul Riopelle, Alexander Calder, Josef Albers, Richard Mortensen e molti altri.

Nella mia visita al Centro Pompidou ho avuto il piacere di vedere la mostra temporanea Punti d’incontro.

Ho visitato Parigi durante le vacanze natalizie del 2019 e vivere la città con i scioperi che hanno fermato la capitale francese per più di un mese non è stato facile sia per visitare i musei ma anche sotto l’aspetto del mangiare e dei trasporti. Nonostante questo ho avviato un vero e proprio tour de force e in meno di una settimana sono riuscito a visitare i maggiori musei di Parigi (Museo d’Orsay, Museo dell’Orangerie, Museo del Louvre, Museo Rodin, Museo d’arte Moderna di Parigi, Arco di Trionfo, Museo Picasso e il Museo Grévin). 

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