Liberty

Liberty Forlì

“Liberty”

Musei San Domenico, Forlì
1 Febbraio – 15 Giugno 2014

Liberty Forlì

Prima volta a Forlì, o meglio, ai Musei San Domenico.

Struttura interessante, prima di tutto per i parcheggi adiacenti (a pagamento), sorge su un precedente convento domenicano ristrutturato nel cui refettorio si possono ammirare bellissimi affreschi del ‘500 di Girolamo Ugolini. All’interno è presente la Pinacoteca Comunale di Forlì e ovviamente mostre temporanee, come “Liberty“, sempre di alto livello.

Liberty Forlì

Mostra molto originale sull’ Art Noveau, stile che si è diffuso tra il 1800 e il 1900 intento a superare lo storicismo che predominava nel XIX secolo e che a seguito dell’unione d’Italia ha ricercato un linguaggio artistico volto al progresso e alla modernità. Potremo definirlo un movimento “artistico-estetico” che si è diffuso  oltre che in tutta Europa anche negli Stati Uniti, Russia e America Latina.

Lo stile Liberty si diffonde in Italia con eleganza e, come potrete notare osservando le foto delle opere in fondo all’articolo, troviamo in ognuna di esse una varietà infinita di colori e simboli volti alla ricerca di un piacere armonioso ed intellettuale. 

Liberty Forlì

In questa mostra ai Musei San Domenico si è cercato di accostare la pittura ad altre forme d’arte: tra le sale e i corridoi del museo si è potuto ammirare la pittura di artisti come  Adolfo De Carolis,  Alfredo Savini, Alberto Martini,  Ambrogio Alciati, Angelo Morbelli,  Anton Maria Mucchi, Antonio Rizzi, Augusto Carutti di Cantogno,  Attilio Mussino, Cesare Maggi, Cesare Tallone, Carlo Cressini, Carlo Stratta, Cesare Laurenti, Cesare Saccaggi, Cipriano Mannucci, Emilio Longoni, Ettore Tito, Federico Andreotti, Felice Casorati, Gaetano Previati, Giacomo Grosso, Giorgio Belloni, Giorgio Kienerk, Giovanni Boldini, Giovanni Costetti, Giovanni Battista Carpanetto, Giovanni Segantini, Giulio Aristide Sartorio, Giulio Casanova, Giuseppe Palanti, Leonetto Cappiello, Lino Selvatico, Luigi De Servi, Max Klinger, Plinio Nomellini, Raimondo D’Aronco, Sophie Della Valle di Casanova Browne, Ulisse Caputo e Vittorio Matteo Corcos, le sculture di Achille Beltrame, Amleto Cataldi,  Domenico Trentacoste,  Edoardo Rubino, Ercole Drei, Leonardo Bistolfi, Libero Andreotti e Pietro Canonica e i manifesti di Adolf Hohenstein, Aleardo Terzi, Giovanni Maria Mataloni,  Giuseppe Palanti, Leopoldo Metlicovitz, Luigi Bompard, Luigi Bonazza, Marcello Dubovich, Plinio Nomellini, Umberto Boccioni e molti altri.

Mostra davvero ricca e accompagnata anche dall’arte attraverso vari materiali come i ferri battuti di Alessandro Mazzucotelli e Umberto Bellotto, le ceramiche di Achille Calzi, Domenico Baccarini, Duilio Cambellotti, Galileo Chini e Giorgio Spertini e i mobili di Alberto Issel, Carlo Bugatti, Carlo Zen Ernesto Basile e Luigi Fontana, gli abiti di Eleonora Duse, Luigi De Servi e Mariano Fortuny Y Mandrazo, i merletti di Aemilia Ar e gli arazzi di Vittorio Zecchin.

Peccato (per un fotografo seriale come me), non essere riuscito ad immortalare tutte le opere esposte in mostra visto che gli organizzatori non hanno rilasciato il permesso. Consiglio a tutti coloro che sono interessati a questo affascinante periodo  artistico di cercare in rete il libro della manifestazione.

Liberty

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