Galleria Nazionale San Marino

Emilio Vedova

Galleria Nazionale di San Marino

Mostra permanente

In vista del decimo anniversario  dell’iscrizione UNESCO della città  come patrimonio mondiale dell’umanità, in data 7 Luglio 2018, apre le porte al pubblico la nuova galleria d’arte moderna e contemporanea  di San Marino: la Galleria Nazionale.

Repubblica di San Marino

Ma l’inaugurazione della Galleria parte da molto lontano e cioè dal 1956 con la nascita del “Premio d’arte figurativa del Titano” con il quale nasce una nuova intesa della città intorno all’arte. Seguirono le Biennali di San Marino che portarono luce alla nuova cultura del Paese soprattutto con spettacoli teatrali e dibattiti letterari iniziando a creare una vera identità riconosciuta a livello nazionale ed internazionale.

Repubblica di San Marino

Nei primi anni Ottanta, anche se ancora non c’era una sede permanente per l’arte moderna, si cominciarono a vedere i primi risultati con mostre del calibro di maestri come Renato Guttuso(1979), Corrado Cagli(1980), Emilio Vedova(1981), Achille Perilli(1982) e Mario Merz(1983) e la partecipazione della Città, nel 1982, alla Biennale di Venezia.

La sede, le “Logge dei Volontari“, edificio storico della Città che affaccia su un bellissimo Giardino dei Liburni, è stato ristrutturato per l’occasione e per accogliere al meglio la Galleria che vanta una collezione di circa mille opere di artisti italiani e sanmarinesi (come Marina Busignani Reffi, Walter Gasperoni, Gilberto Giovagnoli e Patrizia Taddei), che vanno per lo più dal 1950 al 1990, iniziata con le opere vincitrici dei “Premi d’Arte Figurativa delle Biennali Internazionali d’Arte di San Marino” dalla prima edizione del 1956 fino alle ultime del 1967.

Repubblica di San Marino

Per me è stata una piacevole scoperta. Sono stato decine e decine di volte a San Marino, soprattutto da piccolo con la mia famiglia. Quel giorno ero partito per Forlì per visitare una fiera del vintage e sulla strada del ritorno, dopo aver visitato anche l’Arte Fiera di Cesena, ho fatto una piccola deviazione.

Avevo già letto un articolo sull’apertura di questo museo e devo dire che mi ha molto entusiasmato la visita anche se forse mi sarei aspettato di vedere molte più opere. Si, perché delle migliaia di opere di appartenenza della Galleria viene esposta solo una parte, probabilmente per un fatto di poco spazio espositivo.

A prescindere da questo la selezione delle opere è stata ottima!!!

Galleria Nazionale San Marino

La disposizione delle opere è stata suddivisa in quattro sezioni:

Realtà e astrazione

Repubblica di San Marino

Questa prima sezione si concentra sulla Seconda Guerra Mondiale ed il successivo dopoguerra andando a studiare le relazioni tra storia, politica e società. In quel periodo storico gli artisti cercano attraverso le loro opere di rappresentare  il desiderio di un sempre più forte rinnovamento sociale.

“La resa”, 1945. Renato Guttuso

Repubblica di San Marino

Renato Guttuso è stato uno dei principali maestri nella storia dell’arte italiana del Secondo Dopoguerra. La Sua ricerca nella pittura è uno studio incentrato sul sociale e sulla politica, e l’opera in questione rappresenta appunto la fine della Seconda Guerra Mondiale e la guerra tra partigiani e fascisti.

“The Arunta Boat”, 1951. Corrado Cagli

Repubblica di San Marino

Corrado Cagli attraverso tratti grafici e calligrafici di carattere surrealista ed espressionista ricerca un arte astratta nel periodo del Secondo Dopoguerra. Gli Arunta, dal titolo dell’opera, sono un popolo aborigeno australiano studiati a fondo per i disegni primitivi e le forme espressive che caratterizzano questo popolo e che l’Artista riporta in  molte delle Sue opere.

“Vigna”, 1952. Renato Birolli

Repubblica di San Marino

Renato Birolli è stato un artista fondamentale nel rapporto tra Realismo ed Astrattismo tra il 1930 e il 1950. L’opera che combina realtà ed astrazione è il prodotto dei Suoi soggiorni solitari tra le campagne e paesaggi marittimi nelle Marche.

“Foresta Vergine – Dal diario del Brasile”, 1954. Emilio Vedova

Emilio Vedova

Emilio Vedova dipinge quest’opera durante un soggiorno in Brasile(in relazione alle Sue prtecipazioni alla Biennale di San Paolo del Brasile)in un periodo fondamentale per la Sua ricerca rielaborando il linguaggio delle Sue pennellate libere e intense attraverso l’Informale.

“Diagramma della realtà ultima”, 1958. Achille Perilli

Achille Perilli

Achille Perilli è stato molto attivo nel panorama politico-culturale del Secondo Dopoguerra e ad oggi rimane uno dei maestri dell’Astrattismo italiano. Il fondo dell’opera è materico e sabbioso con dei graffiti scuri incisi sottilmente che vanno a ricercare la semplicità del segno elementare.

“Vita embrionale”, 1960. Marina Busignani Reffi

Repubblica di San Marino

Marina Busignani Reffi, artista sanmarinese, con la Sua opera cerca di fondere l’Espressionismo Astratto Americano con l’Informale Europeo e si riferisce ad una simbologia primordiale con un minimo accenno alla figura umana femminile.

Linguaggi sperimentali

Repubblica di San Marino

I linguaggi sperimentali dell’arte moderna sono entrati con forza nel mondo artistico-culturale della Città con le Biennali di San Marino tra il 1963 e il 1968. In questa sezione sono racchiuse le opere e gli autori che, anche a distanza di anni l’uno dall’altro, sono accostati dalla stessa sperimentazione sulle arti visive attraverso la fotografia, installazioni e performance.

“Andare via”, 1973. Patrizia Taddei

Repubblica di San Marino

L’Artista Patrizia Taddei è la protagonista di questo servizio fotografico  in cui si fà riprendere dal fotografo Vittorio Giardi mentre con un taglierino distrugge una plastica trasparente che vista sul paesaggio campestre desolato di San Marino. L’Artista taglia e distrugge l’immagine trasparente del proprio Paese attraversandolo.

“San Marino 1990”, 1990. Mimmo Jodice

Repubblica di San Marino

Mimmo Jodice realizza queste stampe fotografiche in occasione della mostra “Confini, visività e configurazione nel reale” nel 1990 e le immagini immortalate rappresentano ambienti quotidiani ma che appaiono misteriosi e magici.

“Bozzetti dell’opera Robespierre e disegni dell’opera Atomtod”, 1991. Giuseppe Spagnulo

giuseppe spagnulo

Giuseppe Spagnulo realizza queste opere scenografiche nel 1991 quando il compositore Giacomo Manzoni presenta a San Marino lo spettacolo “Per Massimiliano Robespierre“(e presentano riferimenti anche per un altra opera del compositore del 1965, “Atomtod”). Le opere sono costruite prendendo come riferimento solidi geometrici come la sfera, il cilindro ed il cubo.

Attraversare la storia

Repubblica di San Marino

In questa terza sala troviamo le opere degli artisti che dal 1970 hanno adottato la pittura come strumento per la libertà di espressione attraverso la materia ed il colore

“B – 1°”, 1973. Walter Gasperoni

Repubblica di San Marino

Walter Gasperoni è uno degli artisti più rilevanti del panorama sanmarinese che da sempre ricerca nuove forme di espressione artistiche attraverso la pittura ed il disegno.

“Dialogo tra Fidia, Galileo, Duchamp, i Sette Nani, l’Idiota”, 1986. Enzo Mari

enzo mari

Enzo Mari realizza questa installazione polimaterica per la Biennale di Venezia del 1986 ed è allestita in stile teatrale sopra di un palco mettendo in scena un dialogo impossibile tra arte e scienza con i cinque protagonisti del titolo dell’opera.

“Lingua di un 1/2 giapponese”, 1987. Gilberto Giovagnoli.

Arte San Marino

Gilberto Giovagnoli attraverso l’ arte figurativa e decorativa  cerca di esprimere la Sua personale Transavanguardia tra immagini ben definite e figure astratte.

“Prima bella mostra italiana”, 1995. Enzo Cucchi & Sandro Chia

Arte San Marino

Enzo Cucchi e Sandro Chia, artisti della Transavanguardia italiana, producono quest’opera a quattro mani che riporta i tratti e gli stili dei due autori attraverso richiami rinascimentali reinterpretati con colori vivaci (tipici di Sandro Chia) e riferimenti a figure primordiali e scure (tipici di Enzo Cucchi).

“L’uccello all’appello del cappello”, 1995/1997. Luigi Ontani

luigi ontani

Luigi Ontani attraverso questo acquerello realizza oltre ad un gioco linguistico che ritroviamo nel titolo dell’opera anche l’ immagine fiabesca di un giullare in relazione alla cultura contemporanea e alla posizione degli artisti negli anni Novanta.

 

L’ultima sezione della Galleria riguarda l’Archivio Performativo, uno spazio in cui vengono conservati e catalogati i documenti e i progetti che negli anni hanno fondato la storia dell’arte moderna di San Marino e che sono consultabili dai visitatori.

 

Galleria Nazionale San Marino

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