Museo Stedelijk

Yves Klein

Museo Stedelijk, Amsterdam

Mostra permanente

Il Museo Stedelijk viene fondato nel 1874 grazie alla generosità di cittadini privati come Sophia Adriana de Bruyn(vedova di Augustus Lopez Suasso)che ha lasciato in eredità la Sua collezione alla città di Amsterdam e alla famiglia dei Van Eeghens(una ricca famiglia di banchieri)che ha donato una grossa somma e una serie di opere d’arte al Museo. Alla fine del XIX secolo il Museumplein(quartiere Museumkwartier del distretto di Amsterdam-Zuid)era ancora un spazio vuoto alla periferia di Amsterdam. In un decennio vi furono costruiti tre importanti edifici culturali: il Rijksmuseum(1885), il Concertgebouw(1888) e il Museo Stedelijk(1895).

Museo Stedelijk Amsterdam

Il Museo Stedelijk fu aperto nel 1895 e venne denominato il “Museo Suasso“(in riferimento alla benefattrice Sophia Adriana Lopez Suasso de Bruyn). Il nuovo Museo esponeva un miscuglio di oggetti dalle bandiere della milizia alle bambole, da una cucina settecentesca a un’antica farmacia. Ma ospitava anche due importanti collezioni di dipinti olandesi e francesi dell’Ottocento e gradualmente si trasformò da un “magazzino ottocentesco” in un Museo d’arte moderna.

La sezione delle arti decorative aprì allo Stedelijk il 15 dicembre 1934 esponendo mobili, tessuti, poster e vetri e una sostanziale collezione di oggettistica olandese del 1900 e tutto ciò andava in contrasto con le stanze d’epoca che erano ancora in mostra. Nel 1938 il curatore (e poi direttore) Willem Sandberg fece dipingere di bianco i muri di mattoni gialli e rossi e li fece rivestire di iuta bianca al fine di offrire una visione più moderna al Museo

Amsterdam ART

Il Museo rimase aperto durante tutta la seconda guerra mondiale e gli oggetti più preziosi furono portati in un bunker nel Parco Nazionale Kennemer Dunes e durante l’occupazione tedesca il Museo fu costretto a esporre opere d’arte “approvate” dal Terzo Reich mentre dietro le quinte la direzione cercava di resistere silenziosamente.

Lo Stedelijk Museum ha sempre cercato di rendere l’arte accessibile a tutti e anche dopo la fine della guerra continuò a suscitare forti reazioni e polemiche. Primo fra tutti a credere in questo progetto fu il direttore Willem Sandberg che portò con perseveranza questo sperimentalismo  a partire dalla mostra del 1949 da parte del gruppo CoBrA (acronimo di Copenaghen, Bruxelles e Amsterdam) i cui fondatori furono gli artisti Karel Appel, Asger Jorn, Ernest Mancoba e Costant Nieuwenhuys. I giornali dei tempi parlarono di arte provocatoria ed offensiva e addirittura la tensione che si respirava produsse una spiacevole rissa pubblica durante una serata di poesia sperimentale.

Stedelijk Museum

Parlando quindi di sperimentazioni gli artisti avevano spesso libertà di creazione così come nel 1961 quando i visitatori poterono ammirare le sculture cinetiche di Jean Tinguely o come nel 1962 e 1965 con le opere dei movimenti Nul (Armando, Jan Henderikse, Henk Peeters e Jan Schoonhoven) e ZERO (fondato da Heinz Mack e Otto Piene). Negli anni Settanta sono andate in scena molte esibizioni tra cui gli artisti Gilbert & George che rimasero immobili come sculture viventi sui gradini del Palazzo per ben 5 ore(1969) e i membri dell’Associazione  degli artisti professionisti BBK che occuparono il Museo in segno di protesta per una maggiore democratizzazione della cultura(1970). Nel 1978 è la volta del compositore e musicista John Cage che ha eseguito la Sue opere per un intera giornata e trasmesse dalla radio olandese. Negli anni Ottanta gli artisti ricevono ancora più libertà di creazione fino a realizzare opere d’arte appositamente per il Museo come il grande neon di Dan Flavin e il “Velum” di Keith Haring. Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 si inizia ad avere  un grande interesse per l’arte russa e così nello Stedelijk Museum hanno luogo le mostre di Kazimir Malevich (1989) e “The Great Utopia” (1992) che attirarono un grande pubblico.

Nel 1990 si vocifera su un rinnovamento e ampliamento della struttura e fu indetto un concorso internazionale  per un nuovo progetto ma si rivelò uno processo complicato perché solo nel 2004 furono ottenuti i fondi sufficienti per la ristrutturazione e l’ampliamento e il completamento dei lavori finì solo nel 2012.

Stedelijk Museum Amsterdam

Il Museo attualmente vanta di tre piani di esposizione:

  • il primo piano interrato in cui trovare la prima parte della collezione(opere dal 1880 al 1980)tra cui le opere degli artisti Piet Mondrian, George Hendrik Breitner, Joseph Kosuth, Edward Kienholz, Arman, Martial Raysse, Lee Bontecou, Andy Warhol, Robert Indiana, James Rosenquist, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Robert Ryman, Agnes Martin, Daniel Spoerri, Georges Braque, Arnulf Rainer, Suze Robertson, Francis Bacon, Olga Vladimirovna Rozanova, Lucio Fontana, Armando, Yayoi Kusama, Henk Peeters, Jan Schoonhoven, François Morellet, Jo Baer, Piero Manzoni, Yves Klein, Harry Shunk, Jackson Pollock, Willem De Kooning, Marino Marini, Mark Rothko, Ernst Ludwig Kirchner, Otto Mueller, Johan Van Hell, Gustave De Smet, Wassily Kandinsky, Charley Toorop, Max Beckmann, Jean Brusselmans, Kurt Schwitters, Joaquìn Torres-Garcia, Gerrit Rietveld, Fernand Léger, Theo Van Doesburg, Raoul Hynckes, Diego Rivera, Leo Gestel, Anna Boch, Else Berg, Paul Cézanne, Vincent Van Gogh e molti altri.

Museo Stedelijk Amsterdam

  • il piano terra dove si trova l’ingresso e si svolgono spesso mostre temporanee(durante la mia visita erano presenti le esposizioni “Hybrid Sculpture” e “Wim Crouwel: Mr. Gridnik)
  • il primo piano in cui trovare la seconda parte della collezione(opere dal 1980 ad oggi)tra cui le opere degli artisti Robert Mangold, Peter Halley, John Chamberlain, Jeff Koons, David Salle, Betty Woodman, Damien Hirst, Donald Judd, René Daniels, Joseph Cals, Felix Gonzales-Torres, Sigmar Polke, Philip Guston, Martin Kippenberger, Wilhelm Sasnal, Agung Kurniawan, Pauline Mibarek, Marlene Dumas, Anselm Kiefer, Pieke Bergmans e altri due grandi ambienti in cui visitare ulteriori mostre temporanee (durante la mia visita tra le varie esposizioni era presente la mostra “Colorful Japan“)

Museo Stedelijk Amsterdam

Ad oggi il Museo Stedelijk è il museo di arte moderna e contemporanea più importante dei Paesi Bassi e vanta circa novantamila opere dal 1870 ad oggi. Se vi trovate nella zona del Museumplein(quartiere Museumkwartier del distretto di Amsterdam-Zuid) dovete assolutamente visitare oltre allo Stedelijk anche il Rijksmuseum e il Van Gogh Museum.

 

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