Complesso del Vittoriano, Roma
19 Ottobre 2017 – 3 Giugno 2018
La mostra Monet, accolta nell’Ala Brasini del Complesso del Vittoriano a Roma, presenta sessanta opere del Maetro dell’Impressionismo provenienti direttamente dal Musée Marmottan Monet di Parigi donati dal figlio dell’Artista.
L’esposizione della mostra è composta dalle caricature del 1850, i paesaggi agresti e urbani di Parigi, Vétheuil, Pourville e Londra, i ritratti dei figli, i fiori del suo giardino, fino ai quadri più celebri con salici piangenti, il ponticello giapponese e le meravigliose Ninfee.
Nel 1872 un giovane Claude Monet dipinge dalla finestra di una camera d’hotel il panorama del porto di Le Havre al sorgere del sole. L’opera é appena abbozzata è creata con pochi colori che rendono il panorama indefinito. Qualche anno dopo il curatore, Edmond Renoir, della prima mostra della “Società Anonima di pittori, scultori, incisori e litografi” in cui venne esposta l’opera chiede all’artista un titolo per l’opera. Monet rispose: “il titolo è impressione“. E fu proprio dal titolo di quell’opera che venne creato il termine impressionismo.
L’impressionismo, nuova corrente artistica nata in Francia negli ultimi decenni del 1800 prende spunto dal Romanticismo e il Realismo e rompe gli schemi tradizionali introducendo una sorta di ribellione a tutto ciò che fino ad allora erano stati i soggetti principali di molti artisti(soprattutto di genere storico e religioso) riscoprendo la pittura del paesaggio e avvalorando sulla tela le emozioni soggettive dell’artista con nuove tecniche pittoriche.
Monet, un grande artista capace di emozionare dipingendo semplici oggetti come ninfee, alberi e fiori. Le opere donate al Museo Marmottan sono le opere personali dell’Artista che custodiva gelosamente nella sua dimora di Giverny. Claude Monet è stato un uomo semplice che si è diviso tra famiglia, pittura e giardino. Questa sua grande passione per il giardinaggio lo ha portato a rappresentare su tela soggetti che sono diventati veri e propri capolavori dell’epoca impressionista.
Monet
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